Impatto dei pacchetti MaaS e abitudini di mobilità

Citec

Autore :
Camille Vedel

Durante la 4ª Conferenza Internazionale AIIT TIS Roma, Camille Vedel, responsabile dell'innovazione digitale presso Citec, ha presentato un articolo scientifico co-redatto con 5T e pubblicato su Transportation Research Procedia. Lo studio esplora l’impatto dei pacchetti MaaS sulle abitudini di mobilità, partendo da sperimentazioni condotte a Torino. Analizza come il MaaS possa favorire un cambiamento modale dall’auto privata verso soluzioni più sostenibili, contribuendo così agli obiettivi climatici.

Il MaaS (Mobility as a Service) risponde alla sfida della riduzione delle emissioni di gas serra nel settore della mobilità. Il suo obiettivo è infatti contrastare il cambiamento climatico promuovendo alternative all’uso dell’auto privata. Le applicazioni MaaS propongono di riunire i vari mezzi di trasporto di una regione in un’unica app, offrendo informazioni di mobilità precise e affidabili. Al di là di questa definizione, il concetto di MaaS mira a ridefinire il modo tradizionale di organizzare la mobilità, in cui ogni modalità è segmentata e analizzata separatamente. Si tratta di un cambio di paradigma: da una visione verticale e frammentata verso un ecosistema interconnesso e orizzontale. Ciò rappresenta un’opportunità per le autorità pubbliche di raccogliere grandi insiemi di dati provenienti da fonti eterogenee (fornitori di mobilità, utenti finali, infrastrutture, ecc.). La visione trasversale offerta dal digitale mira a razionalizzare la comprensione dei modelli di utilizzo, incrociare i dati e individuare opportunità di miglioramento. Il prossimo passo verso un approccio MaaS integrato consiste nello smantellare l’organizzazione verticale di pagamento e accesso. Questo estratto presenta l’esperienza “Mobility Vouchers”, condotta dalla città di Torino in collaborazione con 5T S.r.l., che ha avuto come obiettivo il test della versione più evoluta del MaaS (livello 4). L’esperienza è stata realizzata a livello locale nell’area urbana di Torino, coinvolgendo utenti “reali”. La vera innovazione di questa sperimentazione risiede nel fatto di testare l’applicazione in condizioni reali per la prima volta in una città italiana. L’articolo pubblicato intende mettere in discussione l’ipotesi prevalente ed esaminare se la facilitazione della prenotazione e del pagamento di più modalità di trasporto attraverso un processo integrato, abbinata a strutture tariffarie personalizzate, possa favorire una maggiore propensione all’uso di mezzi di trasporto multimodali da parte degli utenti.

Sullo stesso tema